Le prove di una nuova forza della natura!
E se una nuova forza ci dovesse guidare verso il potere dei Jedi o alla scoperta dei super poteri umani?!
Al FermiLab potrebbero aver scoperto una quinta forza della natura che potrebbe cambiare le nostre vite e rispondere a una delle domande più grandi di tutte: perché l’universo è qui?
Era il 2013 quando lungo le strade degli Stati Uniti migliaia di persone assistettero a qualcosa di piuttosto insolito: il passaggio di un enorme magnete dal diametro di 15 metri, in viaggio da Brookhaven (Long Island) a Chicago (Illinois). Quel grande e ingombrante anello sarebbe servito per compiere esperimenti nell’infinitamente piccolo e, secondo i primi risultati, potrebbe essere la nostra porta d’accesso a un mondo nuovo e inesplorato, nel quale esistono tipi di particelle mai osservate prima e forse una nuova forza della natura, oltre alle quattro che già conosciamo.
Un nuovo esperimento sui muoni suggerisce che ci siano particelle o forze della natura che ancora non conosciamo
A differenza di quanto avviene nell’acceleratore del CERN, dove si cercano le nuove particelle prodotte dalle collisioni fra i protoni, al FermiLab le nuove particelle vengono cercate nel vuoto quantistico in modo indiretto, ovvero osservando effetti che producono sulle proprietà delle particelle note. Così, un fenomeno non previsto dal Modello Standard, l’attuale teoria di riferimento della fisica, è stato rivelato dando vita a un risultato rivoluzionario pubblicato sulla rivista scientifica Physical Review Letters.
Una sterminata quantità di dati che comprendeva i movimenti di circa 8 miliardi di muoni, che sono stati verificata, analizzati e studiata da oltre 200 scienziati appartenenti a 35 diverse istituzioni di ricerca in giro per il mondo prima di arrivare al grande pubblico rendendo la conferma della correttezza dell’interpretazione ancora più straordinaria essendo condivisa da tutti.
“Oggi è un giorno straordinario e atteso da molto tempo da tutta la comunità internazionale della fisica delle particelle” ha dichiarato Graziano Venanzoni, uno dei promotori dell’esperimento. “È l’indizio più solido della possibile presenza di nuova fisica”.
E se fossimo alla soglia di una nuova fisica più vicina a quella dei fumetti?
L’immaginazione umana è più volte giunta laddove la scienza non poteva prima. Ne è un esempio la serie StarTrek e molte altre avventure futuristiche che hanno spedito molto prima che nella realtà, l’uomo sulla luna, nello spazio, nelle profondità marine e persino al centro della Terra. Alcune di queste “fantasticherie”, in un modo o in un altro, si sono poi compiute o rivelate possibili, come i razzi per la luna.
E se questa scoperta potesse portarci a scoprire nuove forme di interazione energetiche che ci permetteranno di piegare lo spazio e il tempo? E se a livello individuale ci permetteranno di scoprire come piegare dentro di noi, le leggi della fisica permettendo a qualcuno di rendersi invisibile, a qualcuna di cambiare forma, a tal altri di rigenerarsi e via dicendo?! Sembra folle ma il modulo lunare Apollo non era poi così diverso dal proiettile immaginato nel film del 1902 dentro al quale si trovavano i primi uomini che nel cinema misero piede sulla Luna.
Forse siamo alle origini di un nuovo mondo popolato di persone dalle doti straordinarie non solo su carta… voi cosa ne dite?
Per saperne di più della “faccenda scientifica” potete approfondire gli articoli dai quali ho preso spunto per il mio su: GreeMe e ilPost
Grazie dell’attenzione, Paul D. Dramelay