C’erano una volta i blogger letterari.
Chi sono gli “ambasciatori” della lettura più seguiti in Italia, su Youtube e su Instagram (e non solo)? A quale pubblico si rivolgono? E che impatto hanno i loro consigli? L’approfondimento de ilLibraio.it prova ad analizzare la questione.
Dieci anni fa e oltre, nel mondo dei libri (e non solo) erano i blog la moda del momento. Alcuni più professionali, curati da addetti ai lavori, altri gestiti da scrittori più o meno noti, altri ancora amatoriali, aperti da lettrici e lettori. C’erano blog che ospitavano racconti o diari, altri che davano spazio a recensioni, alcuni dedicati a lunghi e spesso stimolanti approfondimenti, altri ancora in cui si parlava di editoria e digitale.
Circa un decennio dopo, alcuni di questi blog godono di buona salute, altri hanno chiuso da tempo, altri sono aggiornati saltuariamente, alcuni sono piuttosto attivi. Diversi sono nati nel frattempo e nel frattempo, ovviamente, sono successe tante altre cose.
Sono nate e hanno acquisito un ruolo dominante differenti piattaforme social!
Tra cui Facebook, Instagram e Youtube, che hanno acquisito un ruolo centrale anche nel nostro Paese, rivoluzionando il significato e modo di comunicare. Inoltre, con lo sviluppo dell’e-commerce è cresciuta la rilevanza delle recensioni pubblicate dagli stessi clienti (in questo caso i lettori).
Con l’aumento della loro influenza, inevitabilmente, è cresciuta l’attenzione delle case editrici, degli store e dei media stessi, verso chi utilizza questi canali social per parlare di libri. Sia che lo facciano per semplice passione o per un ritorno economico, svolgono a detta di tutti gli attori di questo mercato, un ruolo di promozione del libro importantissimo, specialmente in un Paese in cui storicamente i dati sulla diffusione della lettura non sono entusiasmanti.
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Quando parliamo di bookinfluencer parliamo dunque di un trend ormai maturo. Le bookinfluencer (sì perché sono in netta prevalenza donne) hanno la capacità di raccontare i libri a un “target” tanto difficile quanto importante da raggiungere, quello dei ragazzi. Ma, come confermano le ricerche, i loro suggerimenti e le loro pagine sono seguite da un pubblico via via più ampio, in cui gli adulti non mancano.
È possibile “quantificare” l’impatto dei video e dei post dei bookinfluencer?
Le stime dell’Osservatorio sulla lettura e i consumi culturali, realizzato a fine 2019 dall’Associazione Italiana Editori in collaborazione con Pepe Research, sottolineano ancora una volta la crescita dell’attenzione verso le potenzialità dei social. Se da un lato i quotidiani e i media tradizionali scendono, tra il 2017 e il 2019, dal 13% al 9% nelle indicazioni delle principali fonti che portano alla scelta di un libro da comprare, dall’altra social e community salgono dal 14% al 16%.
Inoltre, il 59% degli intervistati dichiara di aver comprato un libro dopo aver letto le recensioni su blog e siti dedicati o le opinioni sui social.
Quali book influencer seguire?
Cresce il numero di bookinfluencer, ormai se ne contano centinaia anche se non tutti sono in grado di raggiungere migliaia di follower. Cresce pure la differenziazione all’interno di questo mondo: come vedremo, infatti, ci sono sia figure specializzate nel divulgare un determinato genere letterario, dai fumetti al fantasy, passando per la chick-lit, sia altre che puntano su un approccio più “generalista”, e che nei loro video e nelle loro storie e post danno spazio a un’offerta decisamente varia, composta da romanzi letterari, successi del momento, graphic novel d’autore, longseller, classici, saggi, manuali o volumi per bambini.
L’anno scorso gli studenti del Master Booktelling dell’Università Cattolica di Milano hanno realizzato una “mappa” dei bookinfluencer italiani, selezionandone 16. E in rete si trovano diverse altre “liste” di bookinfluencer “da seguire”; anche ilLibraio.it negli anni scorsi ne ha pubblicate.
Grazie dell’attenzione, Paul D. Dramelay
Articolo tratto da: ilLibraio.it